Cisternone Romano
Cisterna per la raccolta d'acqua risalente al I sec. a.C.
Cisterna per la raccolta d'acqua risalente al I sec. a.C.
Grande villa marittima di età romana i cui resti sono ancora visibili
Mausoleo monumentale di età imperiale dedicato al celebre oratore
Possente torrione risalente al 1300, voluto dal re Carlo II D'Angiò.
La cisterna romana di Formia, nota come “Cisternone” per la sua imponenza, è un’opera di raffinata ingegneria idraulica risalente al I sec. a.C.
Ambiente ipogeo, ricavato sfruttando in parte le pareti calcaree della collina su cui si estende l’attuale borgo storico di Castellone (un tempo arx, ossia punto più elevato dell’insediamento di età romana), il Cisternone ha per secoli servito la cittadina di Formia, garantendone l’approvvigionamento idrico.
La sua posizione centrale ma allo stesso tempo nascosta dagli edifici dell’abitato ha da sempre affascinato i vari studiosi che, di volta in volta, hanno cercato di esplorarlo per riportarlo all’antico splendore. Nell’Ottobre del 2003, dopo un ingente opera di rimozione dei detriti accumulatisi nel corso del tempo, il Cisternone è stato restituito in tutto il suo splendore alla città di Formia e vi attende per immergervi in un viaggio sensazionale nel passato.
I resti della grandiosa villa di Mamurra si estendono sul promontorio di Gianola, facente parte dell’Ente Parco Regionale Riviera di Ulisse – Gianola e Monte di Scauri. Lucio Mamurra, cavaliere romano originario di Formia e e praefactus fabrum (prefetto dei genieri) dell'esercito di Cesare durante le campagne belliche in Spagna e Gallia, fu un personaggio di spicco della tarda età repubblicana.
Elesse il dolce litus formianus per costruirvi una villa marittima sviluppata su tre livelli che dal promontorio scendevano a diretto contatto con il mare. Grazie ai lavori di indagine e recupero della Soprintendenza è oggi possibile ammirare ciò che resta di questo straordinario sito: la Cisterna detta Maggiore a motivo della sua capacità di raccogliere l'acqua (proveniente dalle numerose sorgenti che provenivano dai vicini Monti Aurunci); la cosiddetta Grotta della Janara, nome datole dalla credenza locale che vi vide una grotta frequentata da streghe (janare in gergo locale), ma che in realtà fungeva da corridoio di raccordo tra la parte superiore della villa ed il complesso termale situato a livello delle attuali scogliere; la Cisterna detta delle Trentasei Colonne, costruzione dalle volte a crociera sorrette da trentadue pilastri a forma quadrata; ed infine, ma non per importanza, i resti di quello che fu l’Edificio Ottagono, corpo principale della villa, che si pensa fosse un tempio dedicato al dio Giano (da cui prende il nome la zona circostante).
Camminando lungo il sentiero vi sembrerà di passeggiare lungo i portici che un tempo costeggiavano questo splendido promontorio e proprio come Mamurra potrete godere di una sensazionale vista sul golfo di Gaeta.
La Tomba di Cicerone è un mausoleo monumentale risalente all’età augustea posto lungo la via Appia, direzione Roma, al km 139. Cicerone, famoso politico ed oratore vissuto tra II e I sec. a.C., aveva qui a Formia una villa marittima che si dice fosse uno dei luoghi in cui amava ritirarsi per trovare riposo dalla vita frenetica dell’Urbe.
E fu proprio a Formia che Cicerone trovò la morte: nel 43 a.C. venne raggiunto dai sicari di Marco Antonio che lo decapitarono. La Tomba di Cicerone, alta complessivamente poco più di 24 metri, è composta da una base quadrata che misura 18 metri di lato sormontata da una torre cilindrica costruita ad anelli di pietra e verosimilmente ricoperta di lastre di marmo. La funzione di questa torre, con tutta probabilità, era semplicemente quella di aumentare l’imponenza e la visibilità del monumento.
Insieme alla torre di Castellone, posta nella zona collinare dell’abitato, la Torre di Mola costuisce uno dei due monumenti simbolo della città di Formia. Il nome di Mola si deve probabilmente al fatto che dopo le incursioni saracene del IX secolo, la città risorse a nuova vita ed il borgo prese il nome forse dai molini sorti sui numerosi corsi d’acqua presenti nella zona.
Carlo II d’Angiò, re di Napoli, nel 1289 costruì un piccolo avamposto a Mola per proteggere la vicina Gaeta. Il Castello fu realizzato su una parte delle terme romane, appartenenti ai resti di una delle tantissime ville marittime costruite lungo tutto il litorale a partire almeno dal I sec a.C. Il Torrione cilindrico alto 27 metri, con 15 metri di diametro esterno e mura iniziali alla base oltre 2 metri, si trovava al centro di una cinta muraria lunga 200 metri con mura a piombo verso terra e oblique, simili ai bastioni di Gaeta, verso il mare. Su questi bastioni a forma esagonale, vi erano due Torri quadrangolari a due piani (ora non più visibili) poste ad ovest e a sud. Le porte erano due: una detta di Terra e l’altra di Mare destinata all’imbarco/sbarco di uomini e materiali.
Distrutto nell’ultima guerra mondiale, il complesso difensivo divenuto un mucchio di macerie fu acquistato dalla Provincia che lo ha restaurato, arredato e nel 2012 lo ha donato alla Città di Formia.
6-18 anni
Ingresso e visita guidata
2€
Più di 18 anni
Ingresso e visita guidata
5€
6-18 anni
Ingresso e visita guidata a 3 siti archeologici della città (Villa di Mamurra, Cisternone e Mausoleo di Cicerone)
4€
Più di 18 anni
Ingresso e visita guidata a 3 siti archeologici della città (Villa di Mamurra, Cisternone e Mausoleo di Cicerone)
10€
Gruppi scolastici
Ingresso e visita guidata
1,5€
Gruppi scolastici
Ingresso e visita guidata a 3 siti archeologici della città (Villa di Mamurra, Cisternone e Mausoleo di Cicerone)
3€
6-18 anni
Ingresso e visita guidata
2€
Più di 18 anni
Ingresso e visita guidata
5€
Gruppi scolastici
Ingresso e visita guidata
1,5€